mercoledì 18 gennaio 2012

Crisi, l'allarme della Banca Mondiale "Frena la crescita del pil mondiale"

Stime in calo da un +3,6% a solo +2,5%. Le difficoltà dell'Eurozona e delle economie avanzate faranno rallentare nel 2012 investiranno anche le prospettive di aumento del Pil dei paesi in via di sviluppo

NEW YORK - La crisi del debito della zona euro frena la crescita mondiale, investendo anche i paesi in via di sviluppo. L'allarme arriva dalla Banca mondiale, che ha rivisto in negativo le stime di crescita per il 2012. E probabilmente non finirà qui: "Ci sono molto rischi - ammonisce l'istituto - fra i quali quello che le nuove stime siano troppo ottimiste"

Le ultime previsioni dell'istituto sull'economia mondiale danno una crescita del Pil planetario del 2,5% nel 2012, un calo dell'1,1% rispetto a quanto previsto a giugno. Nel 2011 la crescita è stata del 2,7%, mentre nel 2013 la situazione dovrebbe poi migliorare, e la crescita attestarsi su un 3,1%.

Motore del pil saranno quest'anno le economie in via di sviluppo, che cresceranno del 5,4%. Per le economie avanzate la crescita sarà dell'1,4% e per il pil di Eurolandia è prevista una contrazione dello 0,3%.

"Il rallentamento dell'economia è percepibile nella diminuzione degli scambi commerciali a livello mondiale e nel calo dei prezzi dei prodotti di base", afferma la banca Mondiale. Gli scambi commerciali sono previsti salire del 4,7% nel 2012, contro il +6,6% del 2011 e il +12,4% del 2010.

"I paesi in via di sviluppo devono prepararsi a nuovi shock con la crisi del debito nell'area euro e il rallentamento della crescita delle grandi economie emergenti" evidenzia l'istituto di Washington, riferendosi alla Cina e al Brasile. I paesi in via di sviluppo hanno meno spazio di manovra fiscale e monetaria rispetto al 2008-2009 per combattere la crisi. Per questo "devono finanziare i loro deficit, dare la priorità alle reti di protezione sociale e alle infrastrutture e condurre stress test sulle banche nazionali".

Le prospettive per i paesi poveri sono favorevoli ma - evidenzia la Banca Mondiale - "se la crisi si intensifica nessuno sarà risparmiato. E' necessario prepararsi al peggio". Secondo la Banca Mondiale, in questo contesto, il tema della sicurezza alimentare per i paesi più poveri è centrale.
(1la Repubblica 18 gennaio 2012